La Città Vecchia di Pag si è sviluppata spontaneamente durante il Medioevo grazie allo sfruttamento del sale, attività economica predominante dell'isola. Nella zona collinare in prossimità delle saline c'erano una ventina di chiese, monasteri, cittadelle fortificate, palazzi, grandi e piccole logge, l'ospedale, una grande e una piccola piazza. Lungo la costa si trovavano i magazzini per il sale e due banchine: il Grande e il Piccolo molo. In fuga dai nemici re Bela IV trovò rifugio nel 1244 sull'isola di Pag. La gente del posto gli fu di grande aiuto, e in segno di gratitudine Bela IV donò alla città lo Statuto di libera città reale. Sfortunatamente, a causa del trasferimento in una nuova città, nella seconda metà del XV secolo, questo monumento dell'architettura medievale è scomparso. L'unico edificio completamente conservato è la Collegiata di S. Maria (inizio del XIV secolo), grazie ai francescani che nelle immediate vicinanze costruirono un monastero e vissero in questa zona a partire dalla fine del XVI fino alla fine del XIX secolo. Oggi, l'area della Città Vecchia di Pag è un ricco sito archeologico e un santuario. Nella chiesa è conservata una statua lignea della Vergine col Bambino. Già da un secolo e mezzo, in segno di gratitudine per l'aiuto concesso, ogni anno in occasione della festa dell'Assunta (15 agosto) la gente del posto tradizionalmente va in pellegrinaggio dalla Città Vecchia verso la nuova Pag portando una statua della Beata Vergine Maria.